enthusiast about photography
Albino Previtali

Albino soffre di claustrofobia e ha il terrore dei bombardamenti. Da quel giorno, quando stava lavorando in fabbrica a Dalmine e un bombardamento ha ferito lui e ucciso un sacco di operai.
Ora, in quella stramaledetta cella, ogni volta che arrivano a gli aeroplani a bombardare Milano, li costringono a stare li ammucchiati a terra, avvinghiati e uno sopra l’altro, e lui non respira, si sente soffocare e ha paura di morire.
Per fortuna quella sera uno dei suoi carcerieri ha pietà di lui e gli ordina di aiutarlo a portare il secchio della sbobba per dare da mangiare ai prigionieri. Partigiani di tutte le età e provenienti da tutta Italia. Uomini e donne rinchiusi, maltrattati e torturati nel carcere di San Vittore. Qualcuno di loro  é a dir poco devastato dalle torture dei nazifascisti e dei tedeschi.
Anche Albino è un partigiano; è scappato da Dalmine dopo il bombardamento e si è unito alla sua brigata per combattere i fascisti; per la libertà.
Poi qualcuno ha tradito e li hanno presi tutti.
Albino Previtali @andrea::tognoli

Albino Previtali
@andrea::tognoli

Ora è lì in piedi impaurito, con il secchio della sbobba in mano, mentre aprono la porta dell’ala femminile del carcere di San Vittore. Proprio nella prima cella una donna si avvicina a lui e al suo carceriere e mostrando un seno straziato dalle torture chiede loro aiuto e pietà.
Albino pensa in continuazione a questo episodio: “anche quello mi hanno tolto !”, pensa, “la prima volta che ho visto il seno di una donna è stato li, e ho visto la sofferenza invece dell’amore”. La prigionia, la guerra, i nazifascisti gli avevano portato via l’amore. Gli avevano portato via l’amore, ma non sarebbero riusciti a portargli via la libertà.
La libertà ha vinto, la Resistenza ha sconfitto il nazifascismo e l’Italia é stata liberata.

locandina-SABBIONETA e MANTOVA

Si comincia con una breve gita di un giorno. Non c’è modo migliore per diventare bravi fotografi che viaggiare e sfruttare ogni opportunità per raccontare i propri viaggi con il linguaggio universale della fotografia. Il 28 Marzo  vi aspettiamo armati di fotocamera o anche di un semplice smatphone per la tradizionale gita di Pasquetta. Per iscrizioni e/o informazioni scrivete a photogarage2016@gmail.com. La sezione fotografia e immagine parteciperà alla gita al raggiungimento di almeno 10 iscritti.

Sarà una ghiotta occasione per tutti gli appassionati di fotografia che intendono perfezionare le tecniche della fotografia di viaggio. Nel pomeriggio invece ci avvicineremo alla street fotografi; la fotografia di strada. Da Cartier Bresso a Eric Kim la fotografia di strada è da sempre un genere fotografico che appassiona amatori e professionisti, oltre ad essere una fantastica “palestra” per imparare a fotografare. Anche in questo caso sarete seguiti, consigliati ed aiutati da fotografi più esperti.

 

copertina facebook-serate seguenti-fotografia

Mercoledi 11 Marzo, c/o Palazzo Muratori, la sede della mostra fotografica, a Romano di Lombardia; si terrà una serata di approfondimento che avrà per oggetto la fotografia. In particolare si parlerà di REPORTAGE FOTOGRAFICO. L’incontro non sarà una lezione ma semplicemente condividerò con i presenti la mia visione di questo genere fotografico. Racconterò in particolare di questa esperienza; di come è nata, di come è cresciuta e di come sono arrivato at ottenere un certo tipo di risultato. Racconterò delle difficoltà che ho incontrato,  tecniche e non  e di come le ho risolte. Risponderò a tutte le vostre domande.

Vi aspetto numerosi !!!

gruppOn

gruppOn [da sx: Anna (la più giovane fotografa di gruppOn), Andrea, Claudia, Laura, Simone e Sara]

Eravamo pochi rispetto all’ultima volta,ma faceva freddo e il tempo per organizzarlo è stato pocho. Nonostante queste premesse è stata una bella esperienza, abbiamo passeggiato, chiacchierato, fatto fotografia e, credo, messo le basi per costruire insieme qualcosa di bello. Ci siamo lasciati che era quasi buio con un paio di idee davvero  interessanti. Per chi non ha potuto essere con noi ci saranno presto altre occasioni, quindi rimanete tutti sintonizzati.

A questo link potete vedere le foto del gruppOn su Flickr

A proposito di prossime occasioni, stiamo organizzando per il 10,11 e 12 Maggio un phototrip a Cagliari. Chi fosse interessato può lasciare un commento a questo post o scrivermi un mail. Presto pubblicheremo su facebook l’evento con informazioni più dettagliate sul programma.  Restate in contatto gente … gruppOn esiste … è già nato.

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Da tempo in tanti mi chiedono di poter seguire un corso di fotografia. Organizzare un corso di fotografia è una cosa abbastanza complessa. Servono gli spazi, le autorizzazioni, gli iscritti e tanto lavoro che coinvolge tante persone. Ovviamente mi riferisco ad un corso di fotografia serio, non intendo una delle decine di iniziative nelle quali si propone la solita tiritera su tempi di esposizione e apertura di diaframma. Con un computer collegato alla rete e un po’ di tempo a disposizione si possono trovare tutte le nozioni che servono che capire e mettere in pratica le basi della fotografia. Quello che volevo organizzare era un corso con molta pratica, sessioni di foto in studio e on the road e tante altre cose. Vi chiedo scusa, ma non sono ancora riuscito a trovare il modo e il tempo per organizzarlo. Però una cosa la posso fare. Prendendo spunto da altre iniziative in altri settori, ho pensato di offrire a tutti la possibilità di “fruire” di momenti di formazione e/o aggiornamento individuali e su misura. Molto semplicemente: avete una particolare esigenza, per esempio dovete fotografare vostro figlio in piscina e le foto dell’ultima volta non sono venue come volevate ? Vediamoci, ne parliamo insieme e risolviamo insieme i problemi che hai incontrato. Portati anche la tua fotocamera, così vediamo di capire fino a dove ti puoi spingere con i mezzi che hai a disposizione. Mandami un e-mail ad andrea@andreatognoli.it spiegandomi meglio possibile le tue esigenze o i tuoi problemi “fotografici” ;  sarò felice di aiutarti.

Scrivimi per avere ulteriori dettagli e/o informazioni.


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Il flash con questo sole ? Eh già ! Perché il flash non serve solo per le foto al buio. Avete mai notato quelle belle foto fatte con il sole che illumina bene il viso del vostro soggetto, di una splendida luce che proviene dall’alto, leggermente di lato ? Belle vero ? Si … peccato che il naso fa quell’ombra orrenda che lo fa sembrare un pilone e da al viso quel non so che di … spettrale ! Ecco quando si usa il flash!!! Un colpettino di flash ed ecco che magicamente l’ombra del nasone sparisce.

E non avete mai visto quelle belle foto scattate dal basso, nelle quali il soggetto sembra un bronzo di Riace che si staglia sul cielo azzurro, con quel bellissimo raggio di sole che fa risaltare la folta bionda chioma ?  Peccato che l’unica cosa chiara è il cielo che sta dietro e il vostro soggetto compare come una scurissima ombra (vedi controluce pill N.2). Ecco un’altra occasione in cui una bella bottarella di flash vi risolve il problema.

Visto che il flash è utile anche di giorno !?!!!

Per ulteriori dettagli posta le tue domande nello spazio per i commenti o mandami un mail andrea@andreatognoli.it, sarò felice di esserti d’aiuto.

Nella prossima pillola un paio di consigli per fotografare i bambini.

STAY TUNED

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Come promesso eccomi qui per una nuova “pillola” di fotografia.

PREMESSA:

A determinare l’esposizione è un aggeggio “magico” che si chiama esposimetro. L’esposimetro calcola l’esposizione facendo una media tra alte luci e ombre inquadrate dalla fotocamera.

E arriviamo a bomba sull’oggetto della nostra pillola. Prendiamo due esempi emblematici.

1) CONTROLUCE/TRAMONTO

Nel controluce la differenza tra la porzione dell’immagine in cui la luce è molto forte è generalmente più ampia della porzione in cui la luce è più debole. Nel controluce solitamente la luce arriva da dietro al soggetto, il soggetto non è illuminato frontalmente. Se si lascia fare alla fotocamera, in genere si ottiene una foto in cui il soggetto ha il classico aspetto della silouette,  il suo viso non è leggibile perchè troppo scuro. In questo caso il trucco consiste nel “prendere in giro” la fotocamera e chiedergli di sovraesporre l’immagine di 1 o 2 stop, in base all’intensità del controluce. In questo modo, la parte più luminosa potrebbe risultare sovraesposta, ma il vostro soggetto sarà visibile e perfettamente leggibile. Ci sono altri trucchi di cui però parleremo più avanti.

2) CONCERTO/RECITA

La situazione  contraria è rappresentata dalla fotografia di un soggetto illuminato in un ambiente buio. Per esempio le fotografie di un concerto, o quelle che scatterete alla recita di fine anno di vostra figlia/o  e/o nipotini/e. In questo caso il discorso è  ribaltatò; la fotocamera cercherà di esporre per rendere mediamente leggibile la porzione scura dell’immagine (che è la porzione più ampia dell’immagine) con il risultato di sovraesporre il soggetto che invece è già sufficientemente illuminato. In questo caso bisogna sotto esporre la foto per ottenere una migliore leggibilità del soggetto.

PROVARE PER CREDERE.

Nella prossima pillola parleremo dell’uso del flash anche di giorno.

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Se avete suggerimenti, idee, critiche o volete semplicemente dire la vostra; lasciate un commento.

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sd

Il “digitale”  ha portato tanti vantaggi e tanti problemi ai fotografi. Certo è che il fatto di avere al posto di rulli BN da 100 ISO, rulli BN da 400 ISO, rulli BN da 800 ISO, rulli BN da 3200 ISO (adoravo la grana dei TMAX 3200) e poi ancora rulli a colori da 100, da 400 e da 800 ISO; un paio di scatolette grandi come un pacchetto di caramelle con dentro qualche  CF da 8, 16 o 64 GB è  un gran bel vantaggio. Le schede sono leggere, poco ingombranti e di certo moooooooolto più capienti di un rullo da 36 pose. Tuttavia bisogna adottare qualche piccola precauzione per ridurre al minimo il rischi di perdere i dati che contengono, ovvero le nostre preziosissime foto. Dopo tutto si tratta di un pezzetto di materiale ferromagnetico che puo anche smagnetizzarsi e lasciarci senza il nostro lavoro. Di seguito qualche consiglio per l’uso, il trasporto e la conservazione.

1- trasporto sempre le mie schede di memoria (nel mio caso al 90% CF card) dentro a contenitori robusti e “schermati”, in modo da proteggere le schede dalle cariche elettrostatiche che possono danneggiarle anche seriamente;

2- quando sostituisco la CF, lo faccio sempre con la fotocamera spenta;

3- Nel caso usi le SD evito di toccare con le mani i contatti elettrici delle schede, cercando sempre di afferrarle dalla parte posteriore (nelle CF i contatti non sono esposti);

4- Dopo che ho scaricato i dati nel MacBook non cancello le card fino al successivo riutilizzo, questo mi garantisce un ulteriore backup delle immagini originali.

5- Formatto le schede sempre dalla fotocamera in cui le userò, questo per assicurarimi una completa compatibilità ed evitare che rimanano sula card sporcizie, tipo cartelle nascoste e cose del genere che alcune fotocamente creano quando registrano i dati

6- quando acquisto una card nuova scrivo la data dell’acquisto sulla card con un pennarello indelebile, in questo modo so quali sono le card più vecchie e dopo un certo numero di formattazioni le uso per foto non professionali e le sostituisco con card nuove

7- è comunque salutare scaricare un software per il recupero dei dati accidentalmente cancellati dalle schede di memoria. Ogni brand ha il suo e in genere lo rende disponibile gratuitamente e scaricabile dai siti internet di riferimento

8- evito di acquistare schede anonime ma mi affido a marche conosciute ed affidabili. Non è vero che sono tutte uguali, fabbricate tutte nella stessa fabbrica nelle campagne cinesi.

Nella prossima “pillola” parleremo di compensazione dell’esposizione per i controluce e per le foto con soggetto illuminato su sfondo scuro, come capita ad esempio ai concerti, o alla recita di fine anno dei vostri figlio o nipotini.

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Probabilmente questa domanda se la pongono spesso le giovani coppie, sopprattutto in un periodo così difficile per chi decide di costruire una nuova famiglia. I fiori, l’abito, il trucco, il parrucco, l’auto, il ristorante …. un mucchio di soldi. Nell’era delle digitali, in cui quasi chiunque è in grado di “fare delle belle” foto, la tentazione di risparmiare qualche soldino è senz’altro allettante.

Ma allora perchè devo commissionare il servizio ad un professionista ? TAU Visual, l’associazione nazionale fotografi professionisti, della quale faccio parte, da una risposta tutta da ascoltare.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=NDUMQoQiCEU]

Per chi ha tempo e voglia consiglio anche la lettura di questo chiaro e semplice documento sempre da TAU visual.

http://www.fotografi.org/utilizzare/cerimonia.htm

Chi lavora con le immagini, con la grafica in generale, sa che Mac è una garanzia di efficenza ed affidabilità. Non solo, ma le prestazioni del Mac sono decisamente superiori, almeno per quanto riguarda le applicazioni che abitualmente un fotografo utilizza; Aperture, PS etc. Capita però, soprattutto se come me si ha l’abitudine di installare e disinstallare font, esportare e importare progetti Aperture, soprattutto agli smanettoni insomma, che il Mac dia l’impressione di essere un po stanco e rallenta un po’.
Niente panico, si tratta pur sempre di un impiastro di elettronica condito con supporti di memorizzazione di massa che si basano sul principio di magnetizzazione e smagnetizzazione.
Bene, anche in questo caso Mac sta a un gradino sopra. Esiste una funzione, che per altro consiglio di usare comunque di tanto in tanto, che da una sferzata di energia al Mac.
C’è un utility nelle applicazioni di Mac che si chiama utility disco ed è, come sempre, molto semplice da utilizzare.

Quando si apre questa finestra basta cliccare su Ripara permessi del disco, poi andate a prepararvi un caffe o un te o fatevi un giro e quando tornate il vostro Mac starà sicuramente meglio.

Vi consiglio di eseguire questa operazione di tanto in tanto per mantenere “fresco” il vostro Mac.

Have a nica day

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